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In ricordo di Pia Grande
Pia Grande non è più. Dopo una lunga malattia si è spenta ieri notte all'ospedale San Gerardo di Monza. Così la ricorda Giuseppe Beretta, un amico che la ha conosciuta per molti anni.


Pia Grande
foto Fabrizio Radaelli

Sono stati pochi, pochissimi  gli anni che hanno visto Pia Grande nelle vesti di assessore allo sport di Monza, ma è stato un periodo intenso e ricco di progettualità nel portare a termine con capacità e determinazione i grandi impianti sportivi – Palazzetto dello sport e Centro natatorio - e nel rinnovare le convenzioni dei Centri sportivi comunali con tempestività e grande trasparenza nel segno di un profondo rispetto e umanità nei confronti degli interlocutori sportivi monzesi.
 
Nella galassia molto articolata e complessa dello sport, in cima a tutte le sue preoccupazioni vi era quella di riportare al centro dell'attenzione delle istituzioni pubbliche e delle associazioni sportive il concetto di sport come un diritto di tutti i cittadini di tutte le fasce d'età a praticarlo negli impianti sportivi comunali, ciascuno con le proprie motivazioni, le proprie differenze, le proprie abilità, le proprie disabilità.
 
Stava lavorando per ridisegnare una originale proposta sportiva, basata sulla cultura dei diritti, della qualità del servizio pubblico, dell'ambiente, della solidarietà, dello sport inteso come investimento educativo-sociale che si prolunga lungo tutto il ciclo vitale.
Sono queste le idee e principi ispiratori che Pia ci ha lasciato in eredità.
 
Una grande perdita, che ha scosso profondamente tutti noi. Ci ha lasciato una persona dotata di grande sensibilità, intelligenza, competenze professionali, entusiasmo e impegno civile a tutto campo. Tocca a noi proseguire con passione nel percorso che lei ci ha tracciato.
 
Un grande scrittore dell'antichità greca sosteneva che “noi siamo tutti nello stesso momento privati cittadini e pubblici impiegati e che la persona che evita di essere coinvolto negli affari dello Stato non è semplicemente qualcuno che pensa agli affari suoi, ma un cittadino inutile”. Pia è stata splendida sia nel privato che negli affari dello Stato e si è resa utilissima nel compito che le istituzioni pubbliche le avevano assegnato. Per questo manterrà nel cuore di tutti noi un ricordo indelebile. Alto e forte è l'onore che le rivolgiamo, con riconoscenza, gratitudine e affetto.
 
Giuseppe Beretta
presidente del Coordinamento delle associazioni sportive di base
e membro della Consulta dello Sport presso il Comune di Monza


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  27 aprile 2004